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LIFTING MEDIO-FACCIALE

risultato del liftin medio facciale

Il lifting medio-facciale (lifting della parte centrale del volto) consente di correggere i segni che derivano dalla discesa della pelle, del grasso e delle fasce muscolari:

  • appiattimento delle regioni zigomatiche
  • solchi naso-jugali (solchi obliqui dall’angolo interno degli occhi verso i lati)
 
 

lifting medio facciale

  • solchi naso-labiali
  • solchi mento-labiali (“marionette”)
  • alterazioni del profilo mandibolare

rendendo meno “vecchieggiante l’aspetto del volto, senza cambiarne fisionomia ed espressione.

La correzione viene ottenuta mediante il sollevamento e lo spostamento delle fasce, dei muscoli e del grasso e della pelle della parte centrale del volto.

Il lifting medio-facciale può essere eseguito da solo o contemporaneamente ad altri interventi chirurgici facciali, quali il lifting del sopracciglio, la blefaroplastica inferiore e/o superiore (chirurgia estetica delle palpebre), la rinoplastica (chirurgia estetica del naso), la fotoabrasione laser.

Spesso viene associato alla blefaroplastica inferiore in quanto viene eseguito attraverso le stesse incisioni.

I migliori candidati

Donne o uomini che inizino a presentare segni di cedimento del volto, ma che presentano ancora una certa elasticità della pelle ed una struttura scheletrica forte e ben definita.
La maggior parte dei pazienti ha un’età compresa fra i 40 ed i 60 anni, ma il lifting può essere eseguito anche più tardivamente.

Possibili procedure alternative

Il lifting chirurgico è l’unico approccio razionale al ripristino dell’anatomia originaria, in quanto corregge i difetti (solchi, pieghe) eliminandone le cause (discesa dei tessuti).
Le procedure alternative al lifting, invece, correggono i difetti estetici senza eliminarne le cause:

  • eliminazione di accumuli adiposi e tensionamento della cute del volto e del collo possono essere ottenuti con il laser Nd-Yag 1444 ACCULIFT una nuova metodica di chirurgia laser mini-invasiva che consente di ridisegnare i contorni del viso
  • avvallamenti, solchi e rughe profonde possono essere corretti mediante l’iniezione di sostanze riempitive o con la tecnica del lipofilling
  • rughe superficiali e modesti rilassamenti della pelle possono essere corretti mediante fotodermoabrasione con laser CO2
  • rilassamenti della pelle del volto del collo, solchi naso-labiali, solchi mento-labiali (“marionette”) possono essere corretti temporaneamente (durata media circa un anno e mezzo) con trattamento con laser ad infrarosso TITAN
 

Esecuzione

  • Anestesia: generale o, locale con sedazione.
  • Durata: 2 ore circa
  • Procedura:
 

lifting medio facciale fase 2Incisioni cutanee: vengono praticate un millimetro sotto le ciglia delle palpebre inferiori e prolungate lateralmente fino al margine dell’orbita.

    • Scollamento dei tessuti molli della parte centrale del volto (dalla palpebra inferiore al solco naso-labiale) dalla faccia anteriore dell’osso mascellare. La tecnica detta “dissezione sottoperiostesa”, che prevede il sollevamento dei tessuti molli insieme al periostio (foglietto fibroso che ricopre l’osso mascellare), consente di limitare il sanguinamento ed il rischio di lesioni dei rami nervosi.
    • Ancoraggio dei tessuti molli sollevati al margine inferiore dell’orbita.
    • Sutura della cute a ricostituzione della palpebra inferiore.
  • L’eventuale blefaroplastica inferiore viene eseguita dopo il lifting medio-facciale.

Preparazione

  • 2 settimane prima: sospendere l’assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico (es. Alka Seltzer, Ascriptin, Aspirina, Bufferin, Carin, Cemirit, Vivin C, etc.) o Vitamina E
  • 1 settimana prima: limitare l’assunzione di alcolici e sospendere il fumo; il fumo limita il flusso del sangue alla pelle e può interferire con i processi di guarigione a livello delle cuciture. Alcuni studi hanno dimostrato che l’incidenza delle complicazioni è di circa 10 volte maggiore nei fumatori.

Periodo postoperatorio

  • Dolore postoperatorio modesto.
  • Edema del volto per i primi 7-10 giorni; il gonfiore scompare lentamente e sarà completamente riassorbito dopo alcune settimane. Sedute di linfodrenaggio e/o laserterapia possono accelerare il riassorbimento del gonfiore.
  • Dopo 3-4 giorni rimozione dei punti di sutura.
  • Per circa 10 giorni ecchimosi localizzate nell’area sottostante gli occhi talvolta diffuse alle guance ed edema del volto.
  • L’attività lavorativa e la vita di relazione possono essere ripresi dopo 2-3 settimane.
  • Dopo 3 settimane può essere ripresa qualsiasi attività fisica.
  • Per alcuni mesi può persistere un lieve grado di ipoestesia (riduzione della sensibilità). Per almeno 3 mesi dopo l’intervento l’esposizione al sole deve essere ridotta al minimo.

Possibili complicazioni

  • Ematoma: è la più frequente complicazione del lifting (3% dei casi); può insorgere nelle prime 12-24 ore dopo l’intervento.
  • Prolungata rigidità delle palpebre e retrazioni cicatriziali: talora il ritorno alla normalità richiede alcuni mesi; in altri casi può essere opportuno procedere ad un ritocco chirurgico.

Il lifting medio-facciale lascia cicatrici in genere assai poco visibili anche da distanza ravvicinata in corrispondenza dell’incisione della palpebra inferiore. Come tutte le cicatrici chirurgiche, sono permanenti e non possono essere eliminate.
In alcuni casi, a causa dell’insorgenza di complicazioni postoperatorie (ematomi, infezioni, retrazioni), le cicatrici possono rimanere di scadente qualità anche per alcuni mesi.
In casi assai rari, a causa di una particolare reattività individuale le cicatrici possono risultare arrossate e rilevate (cicatrici ipertrofiche). Esse tendono lentamente a regredire col passare dei mesi e con le dovute terapie.

Risultati  e  loro  durata

Il lifting medio-facciale si accompagna in genere ad un alto grado di soddisfazione del paziente, sempre che egli abbia considerato che i risultati non sono immediatamente visibili.
Il risultato di un intervento di chirurgia plastica oltre che dalle scelte e dall’operato del chirurgo, è determinato da un numero variabile di fattori, quali la quantità di grasso, l’elasticità e lo spessore della pelle, la quantità e la profondità delle rughe, la forma dello scheletro facciale e le influenze ormonali.
La durata del risultato è quindi individuale, in relazione a fattori costituzionali.
E’  inevitabile che col passare del tempo la pelle tenda a rilassarsi nuovamente; può essere in alcuni casi opportuno eseguire un intervento di ritocco a distanza di 5-10 anni. Anche senza ulteriori ritocchi, a distanza di anni dall’intervento l’aspetto del volto sarà comunque migliore di quanto lo sarebbe se l’intervento non fosse stato eseguito.

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